Cemento Line
- Frammento

Cemento Line lavora il cemento come il sarto lavora la stoffa. Usa questo materiale da quattro generazioni e ne conosce ogni caratteristica, la sua resistenza e la sua duttilità. Tutto è nato negli anni ’50 grazie al lavoro di Giulio Rossetti.
Ha visto l’Italia cambiare e con essa l’uso del cemento, fino a quando non è cambiato anche lo stesso brand. È successo nel momento in cui ha compreso che tra le mani non aveva solo un materiale edile. Il cemento è come una stoffa che esalta la creatività nell’interior design e consente di scrivere storie.
Frammento – Panchina Rossa
Frammento è la nostra variante proposta per il progetto della Panchina Rossa, un’iniziativa che ormai numerosi comuni e scuole italiani hanno adottato come simbolo di rifiuto della violenza nei confronti delle donne. Frammento ha come intento quello di conferire a questo simbolo un valore di durabilità garantito da un prodotto resistente e di qualità che possa abitare gli spazi pubblici delle nostre città portando un importante messaggio di memoria, speranza ed insegnamento.
La panchina è realizzata in Cemento grigio con tecnica GFRC dove alla miscela viene aggiunta la fibra di vetro per migliorarne la resistenza; la tipica colorazione rossa che rappresenta, appunto, il simbolo del rifiuto della violenza nei confronti delle donne, è assunto dal rivestimento in piastrelle ceramiche di vario colore e calibro che rivestono la seduta e le spalle della panca.
La colorazione Rossa che denota ogni panchina è stata scelta di realizzarla con piastrelle di ceramica di vari colori sui toni del rosso che diano un’immagine varia e sempre differente della panca. Questo aspetto è accentuato a maggior ragione dall’utilizzo di dimensioni di piastrelle differenti che spaziano dalle piccole tessere quadrate di un mosaico (2,5 cm) fino alle piastrelle più comunemente conosciute di lato 20 cm. Il rivestimento costituito da pezzi di varia forma e dimensione garantisce un disegno di posa geometrico e potenzialmente unico per ogni panca realizzata. Attraverso le colorazioni, le forme e le dimensioni differenti l’intento è quello di rappresentare la varietà, ma soprattutto, l’unicità del mondo femminile dove ogni individuo donna rappresenta un tassello unico e insostituibile all’interno della vita quotidiana di ciascuno. Occasionalmente, all’interno del disegno di posa del rivestimento, alcuni tasselli vengono frammentati e posati in ottica di ricostituire la forma originaria della piastrella di provenienza. È proprio la rottura ed il frammento che vuole rappresentare la violenza ed il sopruso subiti, purtroppo quotidianamente, dalle donne. Vi è però un messaggio positivo di speranza che questa panca vuole portare con sé, è quello della forza della collettività che può ricucire una ferita e restituire l’unicità di ogni donna. Questo messaggio, infatti, è trasmesso attraverso il disegno geometrico all’interno del quale vanno a collocarsi le piastrelle frammentate e rotte. Attraverso la rottura, però, la ceramica prende nuova vita attraverso le linee della frattura assumendo ancora più valore proprio grazie alle sue cicatrici, così come suggerisce l’antica tecnica giapponese di restauro del kintsugi.
Questa tecnica, risalente secondo le documentazioni al XV secolo, è tipica degli artigiani giapponesi che riparano oggetti ceramici attraverso oro o argento liquido oppure con una resina vegetale, che fa da collante, unita a polvere d’oro. Attraverso questa tecnica si creano vere e proprie opere d’arte, ognuna unica e inimitabile che traggono forza proprio dall’unicità delle crepe che ne hanno causato la rottura; in questo modo la cicatrice e la ferita assumono importante e valore. La lezione simbolica che questa tecnica porta con sé è quella di abbracciare la frattura e coglierne un’opportunità di rinascita e bellezza, ma, soprattutto, di resilienza.
■
Physical exhibit
📍 Statale Milano, Via Festa del Perdono, 20122 Milano MI
Phygital exhibit
📍 Via Statuto, 18, 20121 Milano MI
+ exhibition
📍Via Carlo Farini, 69, 20159 Milano MI
■
MILANO DESIGN WEEK 2023
17 – 23 Aprile